DONNE DELLO SPETTACOLO
Sorrisi amaro, ma poi un giorno
cominciai a ridere e non smisi più.
Erano in scena fisicamente
e sotto la botola emotivamente.
Che cosa farci di corpi alla deriva?
Soddisfazione di occhi con rapidità da
wasabi
che punge e poi apre e poi verde
mentre invece con la lentezza del
silenzio
chi è nata per esserci rimane:
sopra la botola emotivamente
sotto la botola fisicamente.
E non per demeriti del proprio corpo
ma perché l'animo solca mari più
intensi,
la mente echi più forti
il cuore ritratti di giovani
fili di erba purissimi.
Esteta miro e rimiro
con gli occhi apprezzo incessante
chi è sopra la botola finta
oltraggiante
...
e lascio altri sensi al lavoro,
fin dove può spingersi il cuore,
per tutte coloro che infine
corpo e carattere fondono
voluttà e mente
anima e pelle.
30 settembre 2010
° ° °
LA BIMBA DALL'ORO GIALLO
In quel trucco da donna
con quegli aggeggi da donna
io, devo dire, ci vedo un
gran bene.
Con quegli amplessi da
donna,
in pantaloni da uomo,
io devo dire ho visto un
gran passo.
Con quel forgiato al tuo
collo,
al tuo lobo, al tuo polso,
e quel forgiarti al mio
corpo,
al mio ascolto, al mio eco,
il nostro intrigo era donna
su donna
lento scoprirsi
e veloce aprirsi,
il nostro intrigo che,
oltre la flemma e la fretta,
aveva trovato il nirvana,
ma tutto era
fragole e panna
bolle e caviale
un lauto e cauto nutrirsi
dell'altro.
Una passione che nutre e non
sazia:
non ci siam più
era latte dorato.
29 settembre 2010
° ° °
QUALITÀ
DELLA VITA
Che stronzo.
Pensare che tu,
in quanto principessa,
volessi un principe.
Come se i principi
volessero una principessa.
Noi ci attraiamo
per quello che sappiamo
trovare nell'altro,
e ci attraiamo ancora
per quello che ancora ci
sorprenderà dell'altro.
Mi manchi,
come mia troia
come mia principessa,
mi manchi.
28 settembre 2010
° ° °
CI INCONTREREMO NELL'EROS
Sia i topi che i conigli
fanno molto sesso
ma sfido chiunque ad avere la stessa
reazione nel vederglielo fare.
Ecco,
anch'io amo molto il sesso,
e sono dalla parte dei conigli.
Le colombe e i piccioni
si fanno molte coccole,
e sto dalla parte delle colombe.
E tu da che parte stai?
Ti vedo spronarmi a rapirti
ma non posso, non ci riesco,
io vivo di soddisfazioni, non di furti;
e i calzini li levo sempre.
26 settembre 2010
° ° °
FIDUCIA
Così,
per romanticismo,
sognavo di poter credere
negli occhi azzurri,
di potergli dare fiducia,
e invece,
sempre più spesso,
specchiavo solo il mio animo
leso.
Con forte trasporto
ascoltavo le storie
e gli davo credito,
instaurando rapporti sinceri
cercando dove riporre
fiducia.
Erravo.
Era difficile ammettere
l'errore perché
proiettava verso
l'inaridimento,
verso il non riporre più
fiducia
in successivi rapporti,
di contratto
come di affetto.
Era un momento duro,
in cui contavo solo su me
stesso,
ma litigavo anche con me
perché da soli se ne fanno
di errori.
Era un momento di stallo
in cui non era facile
costruire di nuovo
con chicchessia
o con chi confidavo.
Fu allora che scelsi il
contratto,
seppur con lacrime
e con struggimenti,
sapendo di poter rovinare
i miei rapporti con chi era
intorno.
Scelta obbligata,
perché è dolore investire
affetti
e poi trovarsi a lottar con
sé
perché fiducia era mal
riposta.
25 settembre 2010
° ° °
CONTROLLO
Voler menare
e trovarsi a dover ripassare
la psicomotricità.
Voler far politica
e trovarsi a ristudiare la
storia.
Voler far del bene
e trovarsi a ristudiare se
stessi.
Voler far carriera
e trovarsi di fronte ai
propri limiti.
Volersi muovere
e trovarsi a sbattere a
spigoli e stipiti.
Semplicità,
in guantoni bianchi,
non trova spazio
su questa terra.
L'unica strada
è maggior controllo
di giorni dietro
e di giorni avanti,
via passi sterili
e non piantati
dritte le schiene
ed equilibrio.
24 settembre 2010
° ° °
INCHES
Punire il mondo non dandogli le proprie
qualità
come se non fossero in prestito,
come se non uscissero da uno stampino,
a quale risentimento risponde?
Chi è che è stato cattivo con me?
A chi è che devo farla pagare?
Perché ogni relazione femminile è di
dominio,
e maschile di sopraffazione?
Perché ogni risata mi prende in giro
e ogni plauso è a me diretto?
È questo il prezzo dell'avere
coscienza
del proprio stare al mondo;
sentirne il peso,
sentire il peso degli uomini,
e con loro prendersela
negli sbalzi d'umore d'una trottola
impazzita.
È una reazione di difesa della mia
piccolezza,
della mia ignavia e della mia
insicurezza,
è un muro dai cocci in cima e da
scalare
sapendo il dolore cui si va incontro,
centimetro dopo centimetro.
Nonostante si vada verso l'alto.
Nonostante si scali.
Nonostante si salga,
per gli occhi propri come gli altrui.
È come portare un cappotto d'estate,
nutrirsi del proprio dolore o
mangiar carne fredda,
succhiare la vita e trovarla già
estinta;
occhi spalanchi cercarsi nel buio.
Se esco da un binario non riesco a
tornarci
è per questo che la mia locomotiva
buca così spesso
ed è costretta a fermarsi per lo
sgonfiarsi di una ruota di ferro,
una cosa che vedo accadere sotto i miei
occhi nonostante la sappia impossibile.
19 settembre 2010
° ° °
ROMANTICA LIBERTÀ
Scegliere di sentirsi come un pugile
suonato
è sempre meglio che tornare sudati dai
sogni,
sanguinare dalle altrui ferite
non ha confronti col farsi del male.
Ma quale delle due è l'opzione
giusta?,
quale delle due è il giusto dolore?
Agonista dovrebb'essere il fato
non soltanto sanzionatore.
E così tra un cazzotto ed un altro
respirare è il mio unico fine,
quando errando a lustrare le strine
c'era spazio solo per le moine
di una mente su se ripiegata
e su se mollemente adagiata.
02 settembre 2010
° ° °
MANTIDE
Conosco il tuo carattere,
il tuo istinto in bocca
d'altri
ad essere veleno.
Ma attenta:
l'amaro sulle labbra non lo
si tiene a lungo;
non l'ho tenuto io,
chiunque l'ha sputato,
e il vuoto che ti resta
ti ha già ricompensata.
02 settembre 2010