LAVORARE NEL WEEKEND
E sono 3
le volte in cui mi trovo a scoltare,
annoiarmi, distrarmi, chiedermi,
perché io sia qui
torno a scrivere poesie,
cantare,
e aver voglia di disegnare.
25 novembre 2008
° ° °
TORNEREI, MA NON SIAM MAI PARTITI
Non c’è niente di più bello
dei tuoi occhi femminei
spalancati nel buio.
Riuscire a vederli,
grazie a un filo di luna,
liquefa spalle e cuore.
E poi,
a volte un tuo sospiro
regala luce al sorriso.
Comunque, quel che conta è tornare
al tuo calore notturno
e al posto dove riporsi.
Sonanti, le premesse rimbombano
i futuri si ampliano
e tutto è facile a farsi.
Eppure un giorno avevo da fare
un altro avevi da fare
e siam rimasti a mezz’aria.
21 novembre 2008
° ° °
SPERANZA D’ASCOLTO [SOFFIO DA ASCOLTARE]
Convinto avevo creduto
che il vaso contenesse la terra
la terra bastasse alla pianta
ed ella stesse al suo posto.
Ma il vento le è corsa in aiuto,
tirandola via dalle mani dell’uomo,
paziente avrebbe atteso lei
iroso si è mostrato Eolo.
Ragione avete
compagni di vita,
ognuno al suo posto
ricordate all’uomo
ma ancora del tempo dovrà passare
prima che l’uomo sia in pace con sé.
21 novembre 2008
° ° °
VITA
Ho chi mi accarezza i capelli mentre
penso
ho chi pensa mentre mi accarezzo i
capelli pensando
ed ho soprattutto chi posso carezzare
capelli.
Ho l’intelligenza collettiva e
connettiva
e la possibilità di sapere, se non le
risposte,
come ognuno la pensa.
Ho la possibilità di dire la mia,
di fare la mia,
ho la possibilità di fare.
Ho la capacità di pensare
e quando so di non sapere
ho la possibilità di farmi spiegare.
Ho sempre la possibilità di spiegarmi.
Ho la possibilità di innovare
di farlo con i valori che vivo
di vivere con dignità, correttezza,
rispetto.
Ho la possibilità di scegliere
di scegliere di scegliere e
di non scegliere le scelte degli altri.
Ho le persone intorno per cambiare il
mondo
ho me,
ho pianto.
7 novembre 2008
° ° °
TUTTO IN ORDINE, ANCHE LO STOMACO.
Stavolta al mattino
lo stomaco è in ordine,
in altri giorni
avevo veleno.
La cosa diversa
tra oggi e altro ieri
è il fare l’amore,
ier notte niente.
E allora lo sai,
per stuzzicarti,
mi vien da pensare
che siamo noi.
È un gioco che faccio
con grande piacere
tastando l’opposta
alternativa.
E allora:
il nostro veleno siam noi?
Auto diretto
è il nostro malessere?
Ciò è vero
ma intorno mi guardo
e vedo che in tutto
tendiamo all’eccesso,
che il vizio del limite
lo abbiamo negli ii
al pari che insieme
nella nostra coppia.
Ciò è vero
ma assodato il vizio
perché privarsene
perdendo anche noi?
E BASTA, non c’è altro da dire:
un po’ da soffrire per tanto godere:
le indigestioni
si chiamano Amore.
24 novembre 2008
° ° °
LA STORIA DELLA BAMBOLA ABBANDONATA
È venerdì
mi chiama la strada
ma linee di febbre
mi portano a letto
e in un’altra casa
va sola a dormire
chi in questo momento
vorrei respirare,
chi mette in cornice
il suo mondo più ambito.
È ancora lì
a invitarmi a teatro
a stuzzicarmi a lavoro
a regalarmi di sé,
ancora al suo posto
sapendo per quanto
mi abbraccia il cervello
temendo ch’io scansi.
Ho tutto in mano
e ne sono cosciente
passatempo più ambito
di chi usa la mente.
4 gennaio 2008