NON UCCIDERE
Hai mai ciccato la
sigaretta della tua mano destra nella tua mano sinistra?
Hai mai lavato quelle
mani lasciando impiastrare il lavandino?
Io sì, e non ho più
voglia di farlo.
La cenere, appena
adagiata sul palmo scotta ancora, e per quanto mi riguarda potrebbe
anche portare alle stimmate.
Ma non voglio farlo.
Forse anche un colpo di
pistola potrebbe passarmi da parte a parte.
Ma non voglio farlo.
Non è un posto da uomini
dove ci sono più pistole
che cazzi,
ed è questo che sta
diventando la nostra crosta abitata.
Era tutto così semplice,
basta guardare due cani
al parco:
un'annusata, una
scodinzolata, un'impettita, una sana scopata,
e messi al mondo dei
figli diventan uomini presto.
- E con uomini intendo
semplicemente l'ingegno. -
Ma rotta questa,
questa legge di natura,
stati certo vantaggi
m'anche scapiti forti.
Ed in quest'albe di oggi,
in nei tramonti di oggi,
nelle giornate di oggi,
le confusioni mentali, un
tempo auto-estinguenti,
son diventate la norma,
son diventate alti piani.
Così, chi usa forza
raggiunge il potere
e solo usando la forza
viene raggiunto il potere.
Ma che vuol dire il
potere?
Assicurarsi del sesso?,
impiastricciarsi di
lusso?,
potere essere ossessi di
perversioni in se stessi?
E come giri spirale
soffiata dai non intendo
soffiata da chi senziente
non leva mai un lamento;
diventi un gorgo spirale,
diventi un giro su sé
diventi chiusa e poi
implodi
come chi cerca potere
o forse soldi o del
sesso,
per non parlare a se
stesso.
8 marzo 2011
* * *
DI UNA FINE...
...e di come, a volte, ci
sian le sfumature,
che se non dipingi te, che
sei il pittore,
non ti aspettar dipingan
loro,
che son gregari.
Nuovi cunicoli ti troverai a
scavare,
fin sotto i piedi di chi ti
ha visto crescere
e che in nient'altro che in
fossa in cui tu stavi
ti manterrebbero per una
vita intera.
Ma a volte schianti
percorron gallerie,
e come l'aria che precede il
suon del tuono,
in piedi fermi come il resto
del tuo corpo,
aspetti trepido arrivino le
nuvole.
E pioggia a fiotti per lavar
quel che c'è stato.
E si fa tuo il modo lor di
agire.
Il cancellare per aggiustar
passato.
Ci provo un po'.
Non ci riesco.
Non sarà modo quello
d'altri uguale al mio.
Solo me stesso scrivendo
queste righe:
solo in parole forse desto
al mio presente,
solo in parole presente al
mio passato,
ma sono queste le mie
sfumature,
perché nient'altro userei
per stare insieme.
2 marzo 2011