OLTRE I MIEI LIMITI D'UOMO


Non chiamerò le guardie

per dei giovani riuniti intorno a un fuoco

anche se lo accendono al centro della mia città,

anche se mettono a rischio la mia incolumità.


Fumo una sigaretta senza sapore,

racchiuso sui miei affetti spendo in letto molte sere,

e so che non c'è scampo, non c'è strada, non c'è uscita,

se voglio muover passo senza prendere in salita.


Un altro giorno nuovo è quello di domani,

in cui probabilmente sporcherò le mie di mani,

per togliere le macchie dal mio corpo benpensante,

convinto scaricare basti agli altri per brillare.


Non chiamerò le guardie perché ardono in quel fuoco

e col mio gesto untuoso andare a spegnerne le fiamme.

Piuttosto il cuore stanco porterò al loro ardore

e i figli del mio tempo sapran darmi nuove sere.

1 luglio 2012


 
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