I GIORNI DELL'OGGI SENZA DOMANI

Mi immagino vecchio

e mi è più facile sorridere ai giorni dell'oggi senza domani.

Dalla vetta raggiunta

poca cosa la scalata, poca cosa la vita terrena.

Immagino adesso di esser già anziano

e come, seduto su un trono,

rimiro e compiaccio me stesso di quanto vissuto.

Mi capita spesso anche adesso,

che anziano non lo sono ancora

e guardandomi indietro non ho alcuna buca,

alcun rimorso o rimpianto a sdrucirmi la vita;

solo una serie di piccoli passi che all'occhio del dolce domani

sollazzano e strappano risa.

Ma nell'oggi, come nel ieri,

quel che mi vede barcollo e sgomento

è il piccolo passo verso il futuro,

quel mettere il piede dove la mente è già stata

quel dare le gambe a un'idea appena avuta.

Non so, ed è questo che non capisco,

qual'è il sentimento che squarcia il mio animo

quando, quanto è più facile il passo da fare,

tanto più instabile divento a me stesso.

Forse son solo natura ancestrale

che non è riuscita a darsi ragione

dei piccoli passi da fare nel mondo

per non rimanere disadattata;

è il mio non volermi piegare

è il mio non voler imparare a sbuffare

imparare a ripormi

dove gli altri stan bene.

Non so.

31 agosto 2010

° ° °

PUNTI DI VISTA

Scoprire sul tuo computer

che mi hai chiamata

con mese ed anno

è stata dura.

Io ti conosco

so chi sei

e cosa sei,

non mi va giù.

Sono una foto?

Forse una x?

Sono una bella

da tenere in mano?

Sono una scimmia?,

una modella?

Forse una musa?,

o solo sesso?

Ma cosa credi

che possa io

stare a sentire

le tue parole?

Ma cosa pensi

che possa io

stare a seguire

il tuo impazzire?

Ma poi è qui

che mi accovaccio

e tu lo sai:

non cambierai

non morirai

mi ucciderai.

30 agosto 2010


 
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