NUOVE ROTTE


Non sono certo le sigarette

la cosa più bella della vita

ma a volte puoi leggere tutto

nel loro fumo.


Con quattro ottave un piano forte

tra il bianco e nero dei tasti

porta scritta l’essenza,

dargli del sottofondo è un offesa.


Quello che muta sempre, che non rimane mai uguale a se stesso.


Così dici addio alla ferita

sanguinante tra i gangli in funzione.

Non senti più a luci spente

qualcosa che ti urla di dentro.

Lontano ricordo è la neve

che porta con se la memoria dei passi,

e via le orme dal fango

di quando stentavi a tirare il carretto.


Ardere in fretta

o

spegnersi lentamente?

È indispensabile questa risposta?

Vivere ardendo al fuoco lento del sole

di un tempo nostro anche in inizio e fine.


Anche se cara mi fu la grotta

che tanta parte dell’intimo sentire al guardo esclude

felice è la spiaggia dove le rocce si sgranano.

Dolci le rende il mio mare

naufrago sulle sue labbra.

31 agosto 2008

° ° °

CAPITOLO 3 ISA

(questo perché si espone al rischio di darmi un bacio nel caso le piaccia)


Vorrei che domani fosse un giorno epico

vederci abbracciati a sconfiggere il mostro

io con la spada materialmente

te con la luce spiritualmente.

Sai dico questo perché trema il mio sangue

e sento con te l’imbarazzo di un bimbo

mi nutro di te e del mio farmi piccolo

come il principe aspetta la volpe.


So che sai bello quello che si sente

se solo si lascia correrlo libero

se lo si lascia crearsi una bolla

e da quella bolla guardare al mondo.

Non è un distacco, non è essere asceti

sentire il bene e seguirlo estasiati

questo vorrei fosse il giorno domani

questo vorrei fosse il giorno con te.

° ° °

VIVERE


Scegliere ogni pensiero.

13 agosto 2008

° ° °

DI NUOVO INDOLENZA


Mi muovo come un cazzo

un po’ avanti un po’ indietro

non c’è di che lamentarsi,

godo per questo,

la cosa assurda

è che i coglioni

mi passano avanti.

12 agosto 2008

° ° °

SFIGATO SCUDIERE


Sordi al nostro guardarci dentro

non ascoltiamo quanto c'è da vedere

e credo non bastino questi due sensi

a cogliere il tatto col quale sfiorarci.


Inutile rendiamo la vita

quando convinti gli diamo obiettivi

proiettandoci verso una meta

che il viaggio lascia da parte.


Tanti scritti ci han regalato,

tra principesse

ed amanti poveri

con lieti fine e corone d'amore.


Ma chi ha descritto la principessa

che raccoglie sola il suo fazzoletto

perché per momento e ambito

lontano deve stare il suo cuore?


Così io per primo mi trovo a cantare

di un sentimento che vivo da solo,

o meglio esprimo da solo,

per via di orecchi, occhi e cuori lontani.

10 agosto 2008

° ° °

MUSA NOIOSA


Attendi sempre la mia mossa

che poi ti rende scossa

che poi ti ritrarrai

e solo giocherò.


È stato giusto farlo?

Sarebbe stato meglio…?

…ancora un po’ aspettare?

Da solo parlerò.


Se solo tu seguissi

l’atavico tuo saggio

l’inconscio che ti parla

saresti già da me.

Io sai non ho problemi

arrivo come aquila

t’ho vista e questo basta

per farti una mia preda;

anche se vorrei ciglia

sbattute a me da intrepida,

vederti far moine

perché mi volti a te,

scorgerti imbarazzata

saltando in un sussulto,

seguire quel tuo istinto

che troppo spesso scacci.

Su questo io rifletto

traslandolo in poesia

chiedendomi se un iceberg

così bollente possa

non attirare il fuoco

che urge dentro te.

E a me che senza filtro

vivo la giornata

mi tocca stare appresso

al tuo dissimular.

Che noia,

che barbosa,

o mia musa noiosa.

10 agosto 2008


 
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